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Il giovinetto campagnuolo II - Agricoltura

205911
Garelli, Felice 28 occorrenze
  • 1880
  • F. Casanova
  • Torino
  • Paraletteratura - Ragazzi
  • UNICT
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Il giovinetto campagnuolo II - Agricoltura

principii d'una pratica ragionata; segna la via, facile e piana, per aumentare i prodotti delle terre, e quindi migliorare la condizione dei coltivatori

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, si conserva più fresco. È quindi giusto il proverbio toscano: «Dove non va l'acqua, ci vuol la zappa». 3. Ma perchè le sarchiature riescano efficaci

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vigna, si portano via le sostanze nutritive che queste piante hanno preso dal terreno. Quindi perchè la terra si conservi feconda, ossia capace a nutrir

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seguenti vantaggi: si produce nel podere dagli animali che servono al lavoro delle terre; si trova quindi sul luogo; preparato con cura, è il meno costoso di

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bene; quindi ad applicarlo con giudizio alle terre. 2. Per ottenere un buon concime, bisogna nutrir bene gli animali che lo producono. «La buona greppia

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volume, che sostanza; e agisce lentamente. Inoltre non si hanno subito le terre apparecchiate a riceverlo. Si porta quindi alla concimaia, perchè si

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raccolto non sarà inferiore a 22 ettolitri di grano, e a 200 mgr. di paglia che, ai prezzi sopra indicati, ti daranno un prodotto di L. 606; e quindi avrai

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restituzione, e quindi conservare, ed accrescere la fertilità del terreno, bisogna prima di tutto raccogliere con diligenza le erbacce, le spazzature

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composte più ricche, si può aggiungere concime di stalla, e quindi alternare il miscuglio con strati di terra. Anche l'aggiunta di un po' di calce, o

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basta lo stallatico che vi si produce. Esso non può restituire integralmente al terreno quanto esso diede alle piante che vi furono coltivate. Quindi

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. Perciò di notte guastano l'aria, invece di purificarla. Quindi capisci come sia pericoloso il lasciar vasi di fiori, durante la notte, nelle camere

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questa, con le barboline delle sue radici, le succhia. 2. Ma l'umore succhiato dalle radici è troppo acquoso, e quindi non ancora proprio alla nutrizione

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radici; quindi vogliono terra profonda, e bene smossa. DOMANDE: 1. Le piante vivono tutte un ugual tempo? - Come si distinguono le piante rispetto

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; dà luogo alla brina, o la impedisce. Quindi giova, o fa danno. Il vento porta anche semi di piante cattive, e talvolta ne infetta i campi. Un vento

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che il calore da solo non basta. L'acqua è necessaria alla vegetazione, altrettanto che il calore: Ne abbisognano le radici, e anche le foglie. Quindi

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° Calcari, 4° Vegetali. 2. Si chiamano argillosi i terreni formati principalmente di argilla. Tu quindi facilmente li riconosci, perchè conservano le

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soffrono meno che negli argillosi gli effetti del gelo, e maturano più presto i frutti; ma vi patiscono la sete, e la fame. Quindi per produr bene, vogliono

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sciolta; l'una ritiene l'acqua, l'altra la lascia passare; l'una si scalda poco, e l'altra assai. Capisci quindi che, mescolate fra loro, a vicenda si

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Riassunto. I terreni coltivabili hanno, da luogo a luogo, una composizione diversa, e quindi proprietà diverse, e attitudine differente alla

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miscuglio d'argilla e di calcare, in proporzioni variabilissime dell'uno e dell'altra. Spesso vi è unita della sabbia, in proporzione anche varia. Quindi

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incagliano il passaggio dei carri, del bestiame, e fanno perdere una parte di terreno coltivabile. Quindi i fossi coperti, benchè più costosi a farli, in

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coltivazione. Quindi tu vedi che dalle piante addomesticate egli ottiene frutti più saporiti, e più grossi, fiori più smaglianti, foglie più larghe, e

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Riassunto. Raramente i terreni presentano le volute condizioni di consistenza, e di freschezza, perchè le piante vi crescano bene. Essi quindi si

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vigorose, e robuste. Havvi quindi tutta la convenienza di smovere profondamente il suolo. Le arature profonde, rompendo gli strati inferiori, allargano

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, senza alterarne la bontà. Avverti poi che la terra vergine, portata alla superficie del campo, è ancora cruda, e selvatica. Non può quindi subito

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, non si maturano, e molta semente si perde. Troppo secche induriscono, e a romperle, e quindi a sminuzzare le grosse zolle, si spreca molta forza. Il

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senza orecchio; per terre compatte, o leggere; per lavori profondi, o superficiali. Quindi il coltivatore può scegliere l'aratro che più conviene alla

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il proverbio: all'agricoltore trascurato i porci mangiano il seminato. Quindi nell'autunno, e a principio dell'inverno, nei campi seminati sarà tua

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